Luisa Corna, trent'anni, bresciana, da quest'anno intervista il pubblico nella trasmissione di Italia 1 Controcampo condotta da Sandro Piccinini.
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Luisa ha preso il posto dell'ex Miss Italia Martina Colombari, compagna del difensore del Milan Alessandro Costacurta.
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Forse in pochi sanno che era lei la donna-idolo ritratta sul cartellone pubblicitario del film Nirvana di Gabriele Salvatores: dipinta di blu, seno scoperto, sguardo misterioso e, bizzarrie del computer, una lunga lingua rossa che usciva dalla bocca.
"Passione pura" recita invece l'ultima pubblicitα-calendario che ha fatto per una ditta orafa, dove su uno sfondo nero compare sempre come mamma l'ha fatta, con un malizioso incrocio di nastri che si intersecano sul suo busto scultoreo.
"Ho iniziato a fare la modella a sedici anni", racconta. "E subito sono stata scelta dal fotografo Fabrizio Ferri per una campagna pubblicitaria di biancheria intima. Da quel momento ho girato il mondo grazie al mio lavoro.
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Dopo qualche anno ho capito che non era la mia vita , e che dovevo dare spazio alla mia vera passione: il canto.
Ho fatto la corista per Miguel BosΦ, e poi tante e tante serate nei locali a cantare canzoni jazz e pop. Continuando per≥, soprattutto perchΘ si guadagna bene, a fare spot pubblicitari, da quello della Fiat a quello del Mulino Bianco, dall'olio per friggere ai dentifrici, dalle pomate alle fette biscottate".
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Poi il Festival delle voci nuove di Castrocaro, un singolo pubblicato dalla Wea, la partecipazione fissa a Domenica In, come cantante, il fidanzamento di nove anni con l'ex calciatore dell'Inter e Milan Aldo Serena, la bocciatura dopo un anno da una trasmissione mattutina di Canale 5: "Mi hanno detto che ero troppo sexy per piacere alle casalinghe".
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E infine il provino per Controcampo: "Mi hanno chiesto se me ne intendevo di calcio.
Certo che me ne intendo, mio padre era un calciatore, ha giocato in Sicilia in B e C, e nella Spal. Lavorare in una trasmissione calcistica mi piace, l'ambiente dei giornalisti Φ "diverso e migliore" di quello del mondo dello spettacolo.
Ma ci≥ che amo di pi∙ Φ il pubblico: Φ fantastico. Penso che l'essenza del calcio vero siano loro, quelli che strepitano e soffrono per la loro squadra.
